Sfida numero 24 della storia fra Trieste e Vigevano, ducali avanti 14-9


La partita del PalaRubini sarà la sfida numero 24 tra Pallacanestro Trieste e Vigavno. I lomellini sono in vantaggio per 14 vittorie a 9 (stiamo parlando solo di gare ufficiali di campionati di serie B e A/2). Il primo incontro si svolse a Trieste in una fredda domenica autunnale di fine novembre nel campionato nazionale di serie B 1966/67 con le squadre griffate Ramazzotti e Lloyd Adriatico e, a sorpresa, vinsero i triestini 68-61 sulla formazione allenata da Dido Guerrieri. Ducali sottotono con Pessina, Ferri e Nizza mentre si salvarono il triestino di Colombo Ajtnik, Cappellini e Cappelletti.

Nel ritorno, i vigevanesi si presero una sonora rivincita e sul tabellone di legno della Carducci il punteggio finale fu 64-49. Fu una giornata storica per i tifosi rossoblu che in mattinata con due pullman andarono a Varese per tifare contro la Becchi di Forlì, l'unica squadra che contendeva il primato in classifica a Cappelletti & C., i romagnoli contro l'Algor uscirono sconfitti e nel pomeriggio, spronati anche dal risultato degli arancioneri di Plotegher, fecero un sol boccone della squadra allenata da Morini, nonostante una strepitosa prestazione di Brumatti. Nella stagione successiva, sulle maglie vigevanesi il marchio Ramazzotti lascia il posto a Biancosarti, Guerrieri ha come aiuto Valerio Bianchini che sostituirà Riccardo Sales, la partita con i triestini arriva subito alla seconda giornata, si gioca nel catino della Carducci. I ducali stravincono 79-55, sugli scudi Binda. L'ex-Simmenthal realizzò 20 punti.

A Trieste si perde l'imbattibilità dopo 11 successi consecutivi contro l'altra formazione giuliana, la neopromossa Italsider (77-66). Non bastarono i 19 punti di Gnocchi e i 15 di Nizza. Per contro Cavazzon ne fece 32, immarcabile anche Ruprecht che si fermò a 27. Malissimo il Lloyd che con l'ennesima sconfitta a Casale (82-56), si ritrovò in fondo alla classifica con soli 4 punti. Vigevano le fa visita tre domeniche dopo portandosi a casa i due punti (52-58) non senza qualche patema d'animo, Alla Carducci i ducali si prendono la rivincita con l'Italsider, una bella pettinata terminata 82-46. Si ricorderà quella gara per il pianto di Dido Guerrieri nel dopo-gara per la mancata promozione in Serie A con l'ennesimo secondo posto. Vincendo a Trieste con Casale (75-58) si salvò, invece, dalla retrocessione. Siamo nel 1968, debutto in campionato alla Carducci stracolma di tifosi per vedere all'opera il neo-acquisto dell'ultimo momento Franco Longhi, pivot di 2,01 arrivato dall' All'Onestà di Milano, ma anche per insultare il giocatore Porcelli che il Lloyd Adriatico ha prelevato dalla Snaidero Udine e che tanto male aveva fatto nella stagione precedente alla truppa di Guerrieri. In panchina non c'è più nemmeno il Professore, Bianchini il suo sostituto, dopo poco tempo, non se la sentirà di sostenere lo stress di allenare una squadra così importante e il direttore sportivo Garbosi si prenderà la briga di sostituirlo in attesa del nuovo coach (che sarà in seguito Bertoldi).

La gara è una vittoria facile per i vigevanesi (68-41) con l'altro acquisto arrivato sempre dall'All'Onestà, il canturino d'adozione Dante, ma per tutti Angelo, Masocco (dieci anni dopo divenne zio di Pierluigi Buffon) che realizzò 20 punti. Sempre nella nostra "bomboniera" il Biancosarti rifila una batosta all'Italsider Trieste (78-52) con Cappelletti autore di 22 punti e Plotegher 17. Da non ricordare i tiri liberi dove il Biancosarti ne segnò soltanto 8 su 28 tentativi, un vero disastro! Ma quello vero lo si perpetrò a Trieste nel ritorno dove l'arbitro reggiano Sidoli mise in atto il suo manuale dell'arbitro fazioso scatenandosi contro il Biancosarti e fu impossibile tentare di vincere tra canestri annullati, non dati, falli a non finire tanto da far gridare venduto anche dallo sportivissimo pubblico triestino. Fra le "perle" di questo signore in maglietta grigia, nemico giurato della squadra vigevanese fin dal lontano 1965, dopo che, per il modo di arbitrare (a Carrara aveva fatto uscire per 5 falli ben 8 giocatori dell'allora Ramazzotti) sembra fosse stato... lasciato a riposo per lungo tempo. Alla fine arrivò la sconfitta (64-60). 21 Dicembre 1969 a Trieste Vigevano, nuovo sponsor Pegabo, con il Santo Natale alle porte, porge l'altra guancia al Lloyd Adriatico perdendo 78-62, si salva solo Cappelletti rispolverato da coach Bertoldi.

Nella gara di ritorno alla Carducci, c'è in concomitanza in TV la partita di calcio tra la Juventus e il Cagliari, molti sportivi preferirono disertare l'impegno cestistico e in un ambiente diverso dal solito, si giocò una partita strana con la Pegabo in campo quasi per tirare a campare, tanto da indispettire i presenti. Vittoria di soli 2 punti (56-54). Vescovo mise a referto 26 punti, ma non bastarono per superare nella classifica marcatori il goriziano Gessi. A Vigevano arriva da Ferrara un altro Professore, Mario De Sisti, sarà l'allenatore per 5 stagioni, dalla Reyer Venezia scende di categoria Bottan, ma da Cagliari brillano i nomi di Albanese e Frigerio, quest'ultimo in passato capitano dell'Oransoda Cantù. Bisognerà aspettare l'ottava giornata d'andata (17 Gennaio 1971) per rivedere lo scontro tra la Pegabo e gli "assicuratori" del Lloyd Adriatico Trieste, i lomellini la spuntano 58-52. Al ritorno nella palestra di Via Monte Cengio a Trieste contro una squadra ormai condannata alla retrocessione, i ducali vincono di un solo punto 54-53, ma è sufficiente per restare primi in classifica appaiati al Gorena Padova. La bora che imperversò su Trieste quella domenica, spazzò via due squadre dal giro delle elette, il Fluobrene Mestre sconfitto ad Asti dal Saclà e il Gamma Varese sconfitto in casa dal Bumor Gira Bologna.

I triestini ritornarono in B dopo solo una stagione di purgatorio in C e contro gli spumanti dell'Ivlas, nuovo sponsor vigevanese, a Vigevano raccolsero l'ennesima sconfitta 68-61. Antonelli e Bertuol segnarono 14 punti a testa, a seguire Plotegher 11 e Malachin 10. Per i giuliani Cepar 12, Jacuzzo, Bassi e Millo 10. A Trieste l'Ivlas non riesce a portarsi a casa la decima vittoria consecutiva lasciando i due punti al Lloyd, tra l'altro, sceso in campo in formazione rimaneggiata. 79-73 il risultato finale. Un ottimo Leandro Freguglia (18 punti) e il solito Antonelli (14 p.) tennero in piedi i rossoblu, troppo poco per superare la verve di Jacuzzo (16 p.) e Bassi (15p.). Nel campionato successivo le due squadre si ritrovano in gironi diversi e al termine della stagione in seguito alla riforma dei campionati i triestini verranno ammessi nella nuova serie A/2 mentre Vigevano continuerà a lottare in Serie B per poi ritrovarsi a nuove sfide proprio nel secondo campionato italiano di Serie A/2 nel 1977/78. In quell'anno la Mecap vinse entrambi gli incontri 93-82 a Trieste e 87-86 a Vigevano salendo in A/1. L'Hurlingham Trieste nel 1979/80 si rifà superando la Mecap che ha il campo della Carducci squalificato per 74-82 e a Trieste 87-77, le due ultime sfide hanno nuovi sponsor Sweda per Vigevano, Oece per Trieste e sono 2 vittorie giuliane 86-69 e 76-79 alla Carducci.