Rimini-Vigevano, romagnoli avanti 8-6 negli scontri diretti


ELAchem Vigevano fa visita domenica 10 marzo alla Rinascita Basket Rimini nella casa naturale dei romagnoli, ovvero il PalaFlaminio inaugurato nella stagione agonistica 1978/79. Finora si sono giocati ben 14 incontri fra le due squadre, 10 in A/2 e 4 in serie B, i riminesi sono in vantaggio con 8 partite vinte. La prima volta avvenne a Vigevano nel campionato di Serie B 1972/73 tra l'Ivlas e la neo-promossa dalla C Sarila. Ai ducali bastò un secondo tempo fenomenale per far fuori la formazione di coach Marchionetti che dovettero cedere di 35 punti (84-49) contro i ragazzi di De Sisti. Ben cinque giocatori degli spumanti conclusero la gara in doppia cifra: Antonelli 22 punti, Albanese 17, Freguglia 12, Bertuol e Malachin 10. Sull'altra sponda il solo Longo (14 punti) meritò la sufficienza. Da ricordare, ma in negativo, fu la partita di ritorno dove l'Ivlas prima in classifica, si fece raggiungere dalla Splugen Brau di Gorizia perdendo di 2 punti (67-65) a Rimini, dove ne successero di tutti i colori, con tanto di tafferugli sulle gradinate in legno. La Sarila preferì trascinare la gara su un livello agonistico molto vivace (e anche oltre), ben sapendo di non avere nessuna possibilità di competere sul piano del gioco leale e corretto. I De Sisti boys pur non esprimendosi al meglio avrebbero comunque vinto se solo i due arbitri napoletani Montella ed Esposito l'avessero tutelata di fronte all'aggressione dei giocatori di casa e al clima di fanatismo intimidatorio dei loro dirigenti, uno dei quali si esibì dal tavolo della giuria, in una plateale direzione del coro dei tifosi. Antonelli finì in doppia cifra (16 punti) mentre il solito Longo ne realizzò 18.

Sembra inverosimile, ma anche il successivo incontro a Rimini finì con due punti di scarto a favore della Sarila (78-76), mentre meno storie da raccontare in quel di Vigevano dove alla Carducci gli allora rossoblu vigevanesi non dovettero mai soffrire (88-76). E dalla serie B le due formazioni si ritrovarono a combattere nelle ultime 5 stagioni di Vigevano in A/2. Nel 1979 Bucci lascia la panchina riminese a Taurisano, a novembre Percudani se ne va, arriva Asti che poi lascerà al vigevanese Dulio. Alla quinta giornata la Mecap fa visita alla Sarila, dopo una sfida al fulmicotone, i ducali escono imbattuti dal Flaminio (76-79) grazie ad una prestazione monstre di Iellini autore di 26 punti (Mayes 16 e Ard 10). Bird e Howard ne mettono 20 a testa, ma non è sufficiente come al ritorno, dove la Mecap s'impose di dieci punti (97-87). L'anno seguente i romagnoli fanno sedere in panchina il milanese Pippo Faina che in seguito troveremo in Lomellina, Del Beshore, Bad Branson e Glen Williams ruotano intorno ai Malatesta e nel frattempo diventano Sacramora, l'acqua di Viserba. Vigevano perde Polesello e Mentasti, ma arrivano Crippa e Moore, in panchina c'è Dodo Rusconi. A Vigevano la Mecap vince 91-90, a Rimini perde 81-80.

C'è sempre da tirare il fiato come pure l'anno seguente dove la Sweda di Dido Guerrieri di ritorno in Slobbovia con Gallon ed Hartshorne stravincono alla Carducci (94-71) cedendo con l'onore delle armi due punti fondamentali al ritorno al Flaminio (81-78). I due anni successivi con il marchio American Eagle arrivano solo sconfitte e l'ultima sfida è storica per Rimini e avviene proprio a Vigevano dove la squadra romagnola, nel frattempo divenuta Marr, l'8 aprile 1984 vince (68-74) e festeggia la promozione in A/1 insieme ad oltre mille tifosi che l'hanno accompagnata in Lomellina con 15 pullman e tante auto. La partita è indimenticabile anche per i vigevanesi, felici nel vedere festeggiato coach "topone" Piero Pasini da Forlimpopoli, l'uomo della promozione di Vigevano sette anni prima.